l testo del Decreto, noto come FER 1 (o Decreto FER Mature), negli scorsi giorni aveva ottenuto l’approvazione della Commissione Europea. Ora, a seguito della firma dei Ministri Di Maio e Costa è stato inviato alla Corte dei Conti; questa avrà 30 giorni di tempo per esprimere il suo parere, restiamo quindi in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il decreto, in coerenza con gli obiettivi 2020 e 2030, disciplina l’incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, attraverso la promozione di efficacia, efficienza e sostenibilità: sia ambientale che degli oneri di incentivazione. In tal maniera, il provvedimento sostiene la diffusione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e degli impianti alimentati da gas residuati dai processi di depurazione.
Cosa prevede il provvedimento
Secondo la nota ufficiale del Ministero, l’attuazione del provvedimento consentirà la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8.000 MW, con un aumento della produzione verde stimata in circa 12 miliardi di kWh.
Il testo così definito prevede incentivi che daranno priorità a:
impianti realizzati su discariche e lotti di discarica chiusi e ripristinati, cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento estrattivo e Siti di Interesse Nazionale ai fini della bonifica;
impianti realizzati su scuole, ospedali ed altri edifici pubblici, con riguardo ad impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
impianti idroelettrici che rispettino le caratteristiche costruttive del D.M. 23 giugno 2016 ed impianti alimentati da gas residuati dai processi di depurazione che prevedono la copertura delle vasche del digestato;
tutti gli impianti connessi “in parallelo” con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche, a condizione che la potenza complessiva di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ciascuna colonnina abbia una potenza di almeno 15kW.
Accederanno ai meccanismi di incentivazione, previa partecipazione a procedure pubbliche per la selezione dei progetti da iscrivere in appositi registri nei limiti di specifici contingenti di potenza, gli impianti a fonti rinnovabili rientranti nelle seguenti categorie:
impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1 MW;
impianti oggetto di interventi di potenziamento qualora la differenza tra la potenza dopo l’intervento e la potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW
impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1 MW.
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