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Ecobonus del 110%, ecco la guida dell’Agenzia delle Entrate



Ecobonus del 110%, pubblicata il 24 luglio 2020 la guida dell’Agenzia delle Entrate: il documento rappresenta un manuale di istruzioni per i contribuenti che devono orientarsi tra le novità del super bonus introdotto dal Decreto Rilancio per specifiche tipologie di lavori di risparmio energetico ed adeguamento antisismico.


Dai lavori ammessi, ai soggetti beneficiari, fino alla possibilità di accedere a sconto in fattura e cessione del credito: la guida dell’Agenzia delle Entrate all’ecobonus e al sismabonus del 110% affronta punto per punto le regole per beneficiare dell’agevolazione.


Arriva con un lieve ritardo, rispetto ai tempi indicati dal Direttore Ruffini, la guida all’ecobonus.


Ora l’attesa è per l’emanazione del provvedimento per lo sconto in fattura e la cessione del credito e del decreto attuativo del MISE con limiti di spesa e requisiti che condizionano l’avvio effettivo alla fruizione.


Una guida che illustra passo per passo le novità su ecobonus e sismabonus introdotte dal decreto Rilancio che, a partire dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2021, porta al 110% l’aliquota di detrazione per specifici interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.


Il super bonus consente di fruire di una detrazione del 110% della spesa, in aggiunta alle detrazioni già vigenti che disciplinano i bonus sui lavori in casa che vanno dal 50% e fino all’85% della spesa sostenuta per:


  • recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli di riduzione del rischio sismico (cd. sismabonus);

  • riqualificazione energetica degli edifici (cd. ecobonus): per questi interventi, attualmente sono riconosciute detrazioni più elevate quando si interviene sulle parti comuni dell’involucro opaco per più del 25% della superficie disperdente o quando con questi interventi si consegue la classe media dell’involucro nel comportamento invernale ed estivo, ovvero quando gli interventi sono realizzati sulle parti comuni di edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 o 3 e sono finalizzati congiuntamente alla riqualificazione energetica e alla riduzione del rischio sismico.

Tra i punti centrali della guida al superbonus del 110% pubblicata dall’Agenzia delle Entrate vi è la possibilità generalizzata di optare per lo sconto in fattura o in alternativa per la cessione del credito.


Una possibilità che non si applica solo all’ecobonus e al sismabonus del 110% ma anche ai lavori inclusi nel:


  • bonus ristrutturazioni;

  • bonus facciate;

  • installazione colonnine di ricarica di veicoli elettrici.


Trattandosi di una normativa di particolare favore, in aggiunta agli adempimenti ordinariamente previsti per le predette detrazioni, ai fini dell’esercizio dell’opzione, per lo sconto o cessione, il contribuente deve acquisire anche:


il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) nonché dai CAF;

la asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico, – da parte, rispettivamente, dei tecnici abilitati al rilascio delle certificazioni energetiche e dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico - che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati, in accordo ai previsti decreti ministeriali.

L’attestazione della congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati deve essere acquisita anche ai fini del super bonus del 110%, a prescindere dall’esercizio o meno dell’opzione per lo sconto in fattura e la cessione del credito.


Un focus ad hoc riguarda quindi la disciplina dei controlli. La guida dell’Agenzia delle Entrate ricorda che sarà l’ENEA ad effettuare le verifiche sia sui documenti di spesa che mediante sopralluoghi.


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